Nel suo discorso al Comitato cantonale ( cfr. CdT di ieri), il presidente del Centro Fiorenzo Dadò – ricordando l’iniziativa del Centro «Per un freno ai costi» – ha criticato anche «la lobby dei medici ticinese» e il presidente dell’Ordine dei medici Franco Denti, «che non ha trovato di meglio che scendere in piazza e tentare di terrorizzare la popolazione affermando che non verrà più curata». Lo stesso Denti, tramite un comunicato, ha replicato alle accuse. «Preciso, al disinformato e superficiale Dadò, che la giornata di sensibilizzazione dello scorso aprile di tutto il mondo sanitario ticinese, non aveva nulla a che vedere con le votazioni federali», scrive il presidente dell’OMCT, che precisa: «Era una tirata di orecchie al mondo politico, che sta assistendo inerme al degrado della qualità delle condizioni di lavoro e al riconoscimento sociale del ruolo di tutti i professionisti della salute». Infatti, secondo Denti «non è una novità il recente allarme fatto dagli ospedali svizzeri sulle difficoltà finanziarie
in cui sono caduti a causa di tariffe obsolete e inadeguate». Tanto che, ricorda ancora il medico, «alcuni Cantoni hanno chiuso ospedali, altri hanno chiuso reparti». Ad aggravare la situazione ci sono anche, spiega Denti, le casse malati, che hanno la facoltà di ricorrere contro le pianificazioni ospedaliere. «Troppo facile strumentalizzare un’importante manifestazione, la prima in Svizzera a unire il mondo sanitario». Per il presidente, il quale tiene a precisare che l’Ordine non è una lobby ma «una corporazione di diritto pubblico riconosciuta dalla legge», «il disagio nel mondo sanitario è reale e generalizzato e a pagarne le conseguenze saranno proprio coloro a cui vogliamo prestare aiuto e sostegno».