Per il Municipio votate sorriDenti - PeL

Cosa fa nella vita?
Fin da piccolo volevo fare il dottore e oggi sono un affermato medico di famiglia, anche grazie al costante sostegno della mia famiglia che mi è stata sempre vicina.
Guidato dalla passione che ho per la medicina, mi sono interessato a tutti gli aspetti che la concernono, allargando i miei orizzonti a tutti i campi della sanità e della socialità, contesti che vedo come inscindibili.
Un passo dopo l'altro,  quasi senza rendermene conto, sono diventato Presidente del Circolo Medico di Lugano, Presidente dei medici generalisti ticinesi,  Presidente dell'Ordine dei Medici del Cantone
Ticino e membro in diversi  gremii che a livello federale si occupano di sanità e socialità. In particolare sono vicepresidente del Comitato Nazionale dell'Iniziativa Popolare "Sì alla medicina di famiglia", membro del Comitato Centrale della "Società svizzera di Medicina generale" e membro della Camera dei delegati della FMH.
Ma i miei interessi non si fermano qui: ho iniziato a occuparmi di politica, e nel 2011 sono stato eletto in Gran Consiglio con quasi 39'000 voti, al sesto posto nella classifica dei 90 deputati e secondo eletto per il PPD.
Per concludere, sono membro della CORSI e grande tifoso del football club Lugano, per il quale ho ereditato la passione da mio padre, che era stato un apprezzato "fischietto" ticinese.
 
Dal 2011 siede in Gran Consiglio, quest'esperienza politica cosa le sta dando?
Le mie attività mi permettono di essere vicino alla gente ascoltare le persone e se posso aiutarle. Sono concreto e abituato a decidere: non amo le discussioni che spesso non portano a nulla, ma cerco di individuare il problema, circoscriverlo, analizzarlo e trovare la soluzione. In primo luogo quindi cerco di portare nella politica cantonale una razionalità diversa: quella del medico che fa di tutto per risolvere i problemi cercando soluzioni efficaci e a costi sopportabili.
L'esperienza politica mi  permette di confrontarmi con valori e principi diversi e di contribuire a portare idee e soluzioni ai problemi del nostro Cantone che diventano sempre più acuti, in particolare per quanto riguarda il lavoro, la socialità, e l'ambiente – territorio.
Sono interessato al confronto fra le idee e convinto che non siano di destra o di sinistra, ma solo buone o cattive. In questo senso interagisco con i miei colleghi parlamentari per delineare un Ticino nuovo che permetta a tutti di continuare a vivere in quel "paradiso" che con tanti sacrifici i "nostri vecchi" hanno costruito e che, negli ultimi anni, anche a causa di una certa mancanza di visioni a lungo termine e della nostra tendenza ad adagiarci "sugli allori", ha perso parte del suo smalto.

Il suo studio è situato in Via Municipio, sicuramente un buon auspicio. Ma cosa pensa di poter
dare alla città di Lugano?
Lugano mi ha aiutato a diventare quello che sono grazie a condizioni ottimali di ambiente, scuole, svaghi, servizi e rapporti umani, e io da parte mia, ce l'ho messa tutta.
Adesso vorrei restituire una parte di quanto Lugano mi ha dato e contribuire, in un momento di crisi, al mantenimento e al miglioramento di quelle condizioni quadro che, in una società avanzata sono indispensabili  per lo sviluppo e la crescita della persona, affinché tutti abbiano la possibilità di condurre un'esistenza fondata sul del rispetto, la dignità e, per quanto possibile, le pari opportunità.
Desidero mettere a disposizione dei Luganesi il valore aggiunto dell'esperienza che ho accumulato in anni di esercizio della libera professione di medico, di membro di diversi gremii che, sia in ambito cantonale che nazionale si occupano di sanità e socialità, vuoi nel loro aspetto umano vuoi in un'ottica progettuale e pianificatoria.
Sono convinto che la razionalità del medico, che pone l'essere umano al centro del suo agire, sia un concetto importante che può guidare l'azione politica, confrontandosi con le sfide della crescita e con  problematiche di ampio respiro, quali la socialità, il sostegno economico al lavoro, l'ambiente in cui viviamo, la viabilità, la qualità della vita, ecc., che vanno affrontate sì con piglio manageriale, ma anche con la concretezza e l'umanità che caratterizzano i medici.

Il PPD a Lugano ha come obiettivo quello di raddoppiare i propri seggi. Pensa sia realmente
possibile?
Mi sono messo a disposizione per raggiungere l'obiettivo del raddoppio e fino al 14 aprile mi batterò per questo! Non solo perché l'importante è partecipare ma soprattutto perché sono convinto che oggi ve ne sia la reale possibilità.
Una città come Lugano su cosa dovrebbe puntare per una crescita?
Prima di decidere su cosa puntare, dobbiamo intenderci sul termine crescita, che considero positiva solo se abbinata all'aggettivo sostenibile: per gli abitanti e per l'ambiente.
Lugano ha dalla sua il paesaggio, l'ambiente, la posizione al centro della via che congiunge il Nord al Sud dell'Europa, la sicurezza, servizi di prim'ordine e una grande discrezione.
Oggi  Lugano si batte contro la crisi che ha investito in pieno il settore finanziario che aveva concorso in modo sostanziale a farne la ricchezza. Non dobbiamo però dimenticare che anche le aziende generano indotto e posti di lavoro.
Punterei quindi sul mantenimento di una pressione fiscale sostenibile, magari ridotta per le aziende che ingaggiano personale domiciliato, sulla formazione e sull'orientamento professionale, per indirizzare i giovani verso quelle professioni dove vi saranno degli sbocchi.
Vi è poi la necessità di rivedere il nostro concetto turistico adattandolo al nuovo modo di essere dei vacanzieri che spesso fanno dei soggiorni "mordi e fuggi", in particolare quando si tratta di turismo congressuale per il quale Lugano si sta profilando.
 
Qualora venisse eletto su quali temi punterebbe maggiormente?
Come detto nella precedente risposta, sulla sicurezza, sul lavoro e sulla socialità che, malgrado Lugano sia all'avanguardia in questo campo deve passare da assistenzialismo a sussidiarietà.