Molto lavoro, una bella campagna: per noi è una grossa delusione - LaReg

Alcuni segnali facevano pensare ad un'elezione complicata per il Partito popolare democratico, che alla vigilia aveva lamentato uno scarso rilievo sui mass media. Il sondaggio pre-elettorale del GdP vedeva il Ppd al 17%. Tuttavia il 13,3% rimediato nel voto per l'Esecutivo, 4,7 punti in meno di 5 anni fa, ha lasciato basito il popolo 'azzurro'. Laura Tarchini, presidente della sezione Ppd di Lugano: «Una percentuale così bassa non ce l'aspettavamo, per il lavoro che abbiamo fatto, per la campagna che abbiamo portato avanti. Le percentuali alte di Lega e Plr dimostrano però che l'attenzione era puntata tutta e solo sulla lotta Giudici-Borradori, il che è vergognoso dal punto di vista dei media. Chi è stato lasciato in disparte, quindi noi, i socialisti e gli altri partiti ha avuto una grossa perdita e per quanto ci riguarda, una grossa delusione». Nella sala E del Palacongressi si notava l'assenza dei pezzi grossi del partito. Un paio di personalità pipidine erano invece venute da fuori per sostenere, o confortare, la sezione cittadina. Come il sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti: «Potrebbe andar meglio». O l'ex consigliere di Stato, oggi deputato in Gran consiglio, Alex Pedrazzini: «La mia lunga esperienza politica mi porta a dire che quando sono rose e fiori, c'è un sovraffollamento; quando si deve pedalare in salita numerosi sono coloro che sarebbero venuti volentieri ma... purtroppo hanno avuto altro da fare. Se io vengo in questi momenti è anche per dire che non necessariamente se non si è raggiunto l'obiettivo che ci si era prefissi si diviene dei 'meno che niente'».
Il risultato dell'elezione del Consiglio comunale ha leggermente mitigato la disfatta: 14,8%,meno 2,7%, se non altro in Legislativo il Ppd resta il terzo partito. Ma lascia sul campo due seggi. Ne fa le spese Enrica Bianchi; tutti rieletti gli altri uscenti che si erano ripresentati, cui si aggiungono i nuovi Sara
Beretta- Piccoli e Michele Malfanti.