Lunedì, 25 Novembre 2013 00:00

Modifica della legge di applicazione della legge federale sull’assicurazione malattie del 26 giugno 1997 (LCAMal)

INTERVENTO – Messaggio no. 6851, 25.09.2013
 
111'156 residenti in Ticino che hanno diritto al sussidio di Cassa Malati indica solo una cosa:
che il sistema di calcolo basato sul reddito disponibile adattato, oltre a essere estremamente complesso da mettere in atto da parte dei funzionari addetti, non funziona e anche i tentativi di correggerlo sono destinati a non raggiungere il risultato atteso (anche se questo Parlamento l'aveva votato all'unanimità pochi anni or sono).
Il Messaggio 6851, che pur ha il coraggio di mettere in discussione la problematica dei sussidi di Cassa Malati e quindi indica la necessità di ripensare alla sanità e alla socialità di questo Cantone, tenendo conto dell'inversione della piramide demografica, è tardivo e mette in difficoltà i cittadini che si vedono costretti a cambi are Cassa Malati in breve tempo.
Sarebbe stato senz'altro più utile e più incisiva una discussione allargata su questo tema, che non solo occupasse la Gestione, che come dice il nome stesso, si occupa di finanze.
E qui rinnovo la mia iniziativa parlamentare elaborata volta a chiedere una Commissione permanente della Sanità e della Sicurezza sociale, che avrebbe potuto affrontare sia gli aspetti economici che le ripercussioni sociali di questa misura.
Cosa fare a questo punto?
Se dovessimo considerare ai fini del calcolo dei PMR (premi medi di riferimento) solo lo sconto medio percentuale del modello "Medico di Famiglia" rispetto al modello assicurativo standard,
la minor spesa per il Cantone sarebbe di 37.7 milioni di frs.
Il "modello Medico di Famiglia", contrariamente a quanto riportato dall'Istituto delle Assicurazioni Sociali, porta a una riduzione non dell'11% ma del 12-14%, e il 30% della popolazione ticinese ha già scelto questo modello.
Se lo si fosse preso in considerazione gli assicurati beneficiari di sussidi sarebbero scesi dagli attuali 111'556 a 93'543.
La scelta del contratto Medico di Famiglia, e mi scuso con chi vede un possibile conflitto di interessi, ma non lo è,
è sicuramente, tra i modelli che permettono una riduzione dei premi, quello riconosciuto da tutti di maggior qualità.
E si tratta di un modello che il Cantone stesso, con l'aiuto dell'OMCT, ha già implementato per una certa categoria di assicurati, e che ha portato a un risparmio per il Cantone del 25% della spesa globale.
Evidentemente non possiamo cambiare oggi, a tre giorni dal termine di disdetta dei vecchi premi assicurativi, e, rammaricato perché si è persa un'occasione chiedo al Direttore del DSS e al Consiglio di Stato, di fare propria la mozione oggi depositata, firmata dal collega Marco Chiesa, quale primo firmatario, e dal sottoscritto, che invita a presentare un progetto di riforma della partecipazione al pagamento dei premi assicurazione malattie che contempli unicamente, ai fini del calcolo del PMR lo sconto medio percentuale tra il modello Medico di Famiglia rispetto al modello assicurativo standard.
Dr. Med. Franco Denti
Deputato in Gran Consiglio