Martedì, 28 Gennaio 2014 00:00

PREVENTIVI 2014 – MESSAGGIO 6860 - INTERVENTO DI ENTRATA IN MATERIA

Presidente,
Colleghe e colleghi,
 
Il brutto teatrino inscenato dal Governo e dai partiti con i preventivi del 2013 si è puntualmente ripetuto con quelli oggi in discussione; oso credere, per il bene del Paese, che questa rappresentazione abbia solo due atti ...
Se volessimo parafrasare il folclore nordeuropeo dovremmo titolare l'azione di Governo e dei partiti come quella dell'Olandese volante ...
Voglio rileggervi un passaggio del mio intervento sui preventivi del 2012:
"Nel peggiore degli scenari la recessione e la deflazione potrebbero travolgere repentinamente l'intera zona euro e sconvolgere pesantemente il tessuto socioeconomico e politico del vecchio continente; un quadro d'insieme che dal punto di vista probabilistico va e deve essere considerato, anche nel nostro piccolo lembo di terra.
Non possiamo crogiolarci nell'illusione di trovarci in una fase del ciclo economico classico alla quale seguirà inevitabilmente la ripresa e la prosperità; all'opposto potremmo oggi già trovarci alla soglia di una fase del ciclo economico lungo di Kondratiev, nella quale, la fase recessiva e depressiva dura molti anni a seguito dei cambiamenti macroeconomici epocali."
Gli Spin Doctors ci propinano l'immagine di una situazione macro- e microeconomica costantemente in ripresa, ma la realtà è che ci troviamo sull'onda discendente che verosimilmente ci porterà dalla recessione alla depressione ...
Nella nostra micro realtà si continua a sottovalutare le nefaste conseguenze di questi cambiamenti in corso, noi tutti sorridiamo nel sentire che la Città di Lugano ha deciso di chiudere alcuni servizi igienici ma, ahinoi, è solo uno stuzzichino di quanto ci riserverà il futuro ...
E il Cantone che fa? L'unica misura sostanziale proposta, è il taglio strutturale ai sussidi della Cassa Malattia, la cui attuazione non è però possibile a breve, dato che è oggetto di referendum popolare.
Ma quel che più sorprende, è lo stupore espresso dal Governo allorquando è divenuto di pubblico dominio che la Banca Nazionale Svizzera non verserà alcun dividendo a seguito delle pesanti perdite incamerate. Soprassiedo sul fatto che gli introiti da partecipazioni finanziarie non andrebbero considerati nella gestione corrente ma, come molti ticinesi, mi chiedo che ci sta a fare un rappresentante del Consiglio di Stato nel Consiglio di Banca della Banca Nazionale Svizzera se poi non è al corrente dei risultati gestionali intermedi, non si chiede l'informativa sul day-to-day, ma perlomeno di presenziare o di prendere visione della documentazione costantemente fornita.
Data ormai di sei mesi la mia interrogazione "Incarti fiscali di persone fisiche in attesa della decisione di tassazione" che, inutile dire che alla stessa non è ancora stata data alcuna risposta, anticipa quel che sarà verosimilmente l'annuncio di un tesoretto alla vigilia delle prossime elezioni cantonali ...
La responsabilità di governare un paese non può poggiarsi speculativamente sulla tassazione forfettaria di facoltosi stranieri che, come sono arrivati, possono nuovamente partire. E non deve neppure illudersi di aumentare le aliquote d'imposta o di introdurre un moltiplicatore cantonale che andrebbe solo a ridurre la spesa interna e a dissanguare un tessuto economico e sociale sempre più intaccato dalla concorrenza della manodopera transfrontaliera, dall'assottigliamento dei margini operativi delle nostre imprese, e non da ultimo dai riflessi macroeconomici e dall'immigrazione.
Serve andare oltre la politica consociativa dei consensi su larga scala e osare qualcosa di più in questo cantone, magari proprio con il miglioramento della produttività dell'amministrazione pubblica che non può e non deve più crogiolarsi nella capacità produttiva della propria struttura e servizi: occorre produttività al servizio del cittadino e nell'interesse della comunità.