"Si può fare di più e meglio" - tio.ch

Intervista a Franco Denti, candidato al Consiglio di Stato per i Verdi

LUGANO - Per Franco Denti, medico, Presidente dell'Ordine dei Medici del Cantone Ticino, la politica è un servizio per la comunità: "Al mio Paese ci tengo ed è giusto che ci metta la faccia per difendere i diritti del cittadino-paziente"

Qual è il problema più urgente da risolvere in Ticino?

"L'emergenza è rispondere rapidamente alla disoccupazione dei residenti. Quindi snellire l'apparato burocratico del Cantone, in tutti i dipartimenti. Migliorare e semplificare l'accesso allo stato sociale per chi ha veramente bisogno, lottando più proattivamente contro gli abusi. Ripensare la socialità e la sanità".

Quanto la preoccupa la presenza della criminalità organizzata in Ticino e cosa fare per combatterla?

"E' una mia preoccupazione da sempre. In questi anni abbiamo assistito all'infiltrarsi della criminalità organizzata in Ticino, senza che lo Stato (Cantone e Confederazione) potesse intervenire. Ritengo opportuno creare un osservatorio sulla criminalità organizzata, che vigili sui grossi spostamenti di denaro, nei campi più "a rischio": finanziario, immobiliare, della ristorazione e delle proprietà terriere. A livello nazionale, bisogna accrescere la pressione su Berna perché sia introdotto il reato di "associazione a delinquere", strumento principe per contrastare le infiltrazioni mafiose".

In Ticino ritiene necessaria una riforma fiscale?

"Il sistema va ripensato radicalmente, sfrondando il più possibile gli appesantimenti burocratici, abolendo gli enti inutili, evitando i tagli lineari e indirizzando gli aiuti laddove essi sono maggiormente necessari. Nella concessione degli aiuti esistono oggi inutili doppioni da una parte, mentre dall'altra persone che per dignità si vergognano a chiedere, faticano a sbarcare il lunario. Mantenere l'attenzione alle fasce più deboli e alle famiglie, ma senza dimenticare il ceto medio e le piccole-medie imprese, fiore all'occhiello del nostro cantone e oggi decisamente in difficoltà. Si tratterebbe di avere visione di insieme, meno burocratizzata e più lungimirante e di razionalizzare".

Se fosse eletto in Consiglio di Stato quale dipartimento vorrebbe?

"Dipartimento della Sanità e della Socialità"

Lei è favorevole al sistema maggioritario?

"Sì, ma solo per il Consiglio di Stato. Per il Parlamento, sarebbe troppo complicata la coesistenza con la democrazia diretta".

Lei è favorevole alla liberalizzazione dell'apertura dei negozi su modello italiano?

"Sono favorevole per i piccoli negozi a gestione familiare, non per la grande distribuzione".

Qual è la cosa più imbarazzante / fastidiosa che è costretto a fare in campagna elettorale?

"Rispondere alle "domandine" dei giornalisti, che non permettono mai di approfondire. Il rischio è di essere troppo semplicistici o di essere fraintesi. A parte gli scherzi, non vi è nulla di fastidioso o di imbarazzante. Concepisco la politica come servizio per la comunità: al mio Paese ci tengo e è giusto che ci metta la faccia per difendere i diritti del cittadino-paziente".

Perché dovremmo votare lei?

"Per darmi modo di dimostrare con i fatti che si può fare di più e meglio".