Tiziano Moccetti intervista i candidati al CdS - GdP

1. Il Progetto di pianificazione presentato non solo chiama alla cassa i comuni, ma fa pure risparmiare alle casse malati, che non dovrebbero più pagare la loro quota parte per i letti LAMal (il 45% coperto con i premi di cassa malati, mentre attualmente il restante 55% spetta ai Cantoni). Questi sono i primi due motivi per respingerla e fare risparmiare al Cantone 15 milioni in un primo tempo, poi ridotti a 8,5 nell'intento di assopire le resistenze nel frattempo manifestatesi. Condivido la proposta della Commissione di Pianificazione Ospedaliera. La responsabilità finanziaria dell'attività ospedaliera deve essere mantenuta dal Cantone (come avviene adesso), mentre deve essere approfondita la responsabilità finanziaria dei Comuni per le case anziani. Nessuno oggi ha gli strumenti per chiarire questo aspetto.


2. In Ticino non abbiamo una monocultura della sanità privata, ma esistono almeno sei culture diverse. Pertanto parlare di sanità pubblica e istituti privati è una semplificazione eccessiva. Sono favorevole alla messa in rete (intesa come migliore collaborazione) di tutte le strutture pubbliche e private. Credo che sia la sanità pubblica che quella privata debbano essere sempre più proattive per migliorare la qualità delle cure per i cittadini pazienti. Ritengo che i nostri ospedali e le nostre cliniche non abbiano bisogno di lacci burocratici, né dell'istituzione di soggetti economici come le SA, che sfuggirebbero al controllo del parlamento che a quello del Consiglio di Stato, il quale non ha competenze sufficienti per gestirne la vigilanza. Ricordo che solo grazie alla visione di singoli medici sono nati lo IOSI (Prof. Dr. Med. Franco Cavalli) e il Cardiocentro (Prof. Dr. Med. Tiziano Moccetti). Se avessimo atteso le decisioni politiche oggi non avremmo né l'uno né l'altro.


3. L' affermazione che tutti i ticinesi possono scegliere liberamente di andare a farsi curare oltralpe è una forzatura accettabile per amor di semplificazione, ma non rende giustizia alla verità. La vera libera scelta dell'ospedale sull'intero territorio nazionale è data soltanto per gli assicurati che sottoscrivono un'assicurazione complementare LCA, privata o semi-privata: esattamente come prima. Per gli assicurati esclusivamente in regime LAMal la scelta deve essere fatta all'interno di una lista di ospedali, poiché in caso di ricovero non suffragato da ragioni mediche, derivano spese personali. Con la recente modifica della legge federale per le ospedalizzazioni extra-cantonali il Cantone di residenza del cittadino- paziente pagherà l'ospedale o il Cantone in cui il paziente viene curato. In questi ultimi anni l'aggravio di queste spese fuori Cantone è aumentato in modo significativo (siamo nell'ordine di 20 milioni). Di qui l'importanza che l'offensiva sanitaria in Ticino sia sempre all'avanguardia e il concetto di volume massimo di prestazioni nei singoli istituti deve debba essere tolto, sia per le cure elettive che per le gestazioni in urgenza.


4. Qui la risposta è semplicemente sì. Confrontati, come siamo in questo momento, con una crisi economica strutturale e consapevoli del fatto che abbiamo un'economia di frontiera relativamente debole nei comparti del turismo, del commercio e del basso valore aggiunto, è fondamentale, se non imperativo, alimentare il più possibile la ricerca medica.