Lunedì, 08 Giugno 2015 06:57

TIWOOD SA: quali le reali ragioni della rinuncia?

INTERROGAZIONE

Nella primavera dello scorso anno, la Tiwood SA, desistette dall'investire 25 milioni nel Comune di Quinto per l'insediamento e la realizzazione di uno stabilimento industriale per la produzione di pannelli isolanti in legno.

Da quanto allora si apprese, la rinuncia fu dovuta all'impossibilità di un approvvigionamento di legname di scarto sufficiente e ad un prezzo competitivo; nel merito - senza nulla voler togliere agli altri cronisti - è interessante il commento e analisi di Ronny Bianchi su La Regione del 12 maggio 2014.

Agli osservatori attenti, non era comunque sfuggito che in quel periodo nell'area dello stabilimento industriale, da anni dismesso, erano state piazzate delle antenne di impianto di cantiere – modinatura – che indicavano insindacabilmente un'imminente richiesta di licenza edilizia: è mai possibile che si arrivò a tanto senza aver prima valutato a fondo tutti gli aspetti di approvvigionamento della materia prima e altri costi quali ad esempio il consumo di energia elettrica? E se le ragioni preponderanti della rinuncia fossero altre?

Da allora molta acqua è scorsa nel fiume Ticino, ma gli interrogativi, anziché smorzarsi, si sono cibati di ulteriori elementi che doverosamente necessitano una presa di posizione chiara e inequivocabile.

Ciò premesso, chiedo al lodevole Consiglio di Stato quanto:

1. L'equilibrio chimico-fisico e biologico del suolo nell'area industriale di Piotta sul quale era previsto l'insediamento industriale risulta essere alterato rispettivamente contaminato?

2. Le strutture di copertura dei capannoni dismessi sono in fibrocemento contenente amianto – vecchio Eternit – e lo stato delle stesse appare fortemente usurato dagli agenti atmosferici e potrebbero rilasciare fibre d'amianto che il vento sparge tutt'attorno con evidente rischio per la catena alimentare (foraggi, orti, bestiame) e di contatto con gruppi a rischio quali bambini. L'autorità locale ha già invitato l'attuale proprietà a sostituire il materiale in fase – apparente – di erosione marcata con il relativo smaltimento?

3. Qual'è il ruolo dei patriziati all'interno della filiera del legno, considerato quanto cito di seguito da suddetta analisi di Ronny Bianchi?
Citazione: "La risposta è relativamente semplice: ci sono troppe aziende forestali e ognuna è sottodimensionata dal punto di vista tecnologico. Oggi in Ticino sarebbero più che sufficienti un paio di aziende dotate delle nuove tecnologie. Ma per arrivare a quest'obiettivo è necessaria una profonda riorganizzazione del settore che né i diretti interessati, né la Sezione forestale sembrano voler intraprendere. Un semplice esempio è la pianificazione dei tagli su più anni, che permetterebbe alle aziende di razionalizzare i lavori. ...".

4. Il costo del kWh per consumo industriale è competitivo con quanto praticato in Austria, Germania e Sudtirolo?

Franco Denti
Gruppo Verdi Ticino