Mercoledì, 19 Aprile 2017 15:07

“Ticino 3.0, Bar aperti fino alle 03.00” - Il mio intervento a favore del RM

Inizio subito con un plauso al gruppo di Generazione Giovani che attorno alla sua iniziativa ha raccolto il sostegno di tutti i movimenti politici giovanili attivi nel nostro Cantone (esercizio non facile).
In poche parole i giovani sul nostro territorio vogliono cambiare la gestione del tempo libero in Ticino e creare occasioni di vita senza doversi recare in un locale notturno (e qui cito il testo dell’iniziativa).
I nostri giovani, in un mondo fatto sempre più di amicizie e comunità virtuali ci dicono che vogliono avere la possibilità di creare e incentivare i rapporti interpersonali a spazi dove poter socializzare, ascoltandosi e guardandosi negli occhi.
Stiamo forse quindi per assistere a un nuovo cambiamento della gestione del tempo libero in Ticino ed ad una nuova trasformazione di quella struttura di socializzazione che erano anche nel passato le bettole e le osterie.
Bettole e osterie, che da fine 800 erano i luoghi dove prendevano vita gli ideali di libertà e di eguaglianza, uniti a momenti ludici, fatto di gioco della mora, scopa, briscola e altro ancora.
La prima trasformazione forse è avvenuta verso la fine degli anni ’60 dove abbiamo assistito alla scomparsa di molte di queste realtà sostituite dai Bar, fatti di locali più luminosi e arredi più intonati e soprattutto dove la donna era la benvenuta.
Il Bar è uno dei luoghi principi dell’aggregazione e della socializzazione, non solo da noi, ma in tutto il Mondo. I Bar sono e rimangono luoghi alternativi alla casa dove discorrere con gli amici di calcio, hockey, di filosofia e dove fare musica.
Il primo concerto dei mitici Doors fu fatto proprio in una bettola. Nei ‘’Quattro amici al Bar’’ di Gino Paoli, i quattro amici si trovavano abitualmente in un bar a discutere di come cambiare il mondo. Vasco Rossi in ‘’Vita spericolata’’ discute sul come avere una vita spericolata al Roxy Bar, lo stesso Roxy Bar in cui anni prima aveva visto Fred Buscaglione ambientare una sua canzone dove un avventore prese una grande ‘’cotta’’ per una bellissima bionda. Quindi al bar ci i può anche innamorare.
Non possiamo dimenticare pure l’Harry’s Bar di Venezia locale cool dove erano habitué molti scrittori e cineasti del ‘900.
Ma anche nella nostra vita c’è o c’è stato il bar di riferimento che ci ha visto crescere. Il Bar Caruso dove gli studenti dell’allora scuola di commerci si trovavano per interminabili partite agli Jass a scapito di qualche ora di lezione... il Bar Landolt a Ginevra dove gli studenti dell’università facevano a gara per sedersi attorno al tavolo dove Lenin aveva scolpito il suo nome, oppure la ‘’Souricière’’ bar dove potevi prendere un libro e metterti a leggere o giocare a scacchi o a Backgammon o ancora fare musica. Il mitico Bar Rosa a Lugano, vicino al liceo, dove è passata una buona parte dell’Intelligenzia luganese dove si parlava di politica, di calcio, si passavano interminabili ore a giocare a flippers e si faceva notte giocando a Jass.
Come detto, il Bar era e rimane il luogo privilegiato e interclassista dove poter socializzare ed è proprio dal Bar che bisogna ripartire per riavvicinare le persone e fare in modo che queste recuperino la fiducia e ricostruiscano relazioni.
Come detto all’inizio, benvenuta questa iniziativa dei nostri giovani, viva il cambiamento e viva la nostra gioventù. Per quanto detto sopra porto, anche a nome del gruppo, il convinto sostegno al rapporto di maggioranze e al controprogetto governativo.