Martedì, 20 Giugno 2017 13:42

Consuntivo 2016 - Mio intervento in GC

20 giugno 2017
 
Consuntivo 2016
 
Signor presidente
Consiglieri di stato
colleghe e colleghi
 
Il rapporto della Commissione fa stato di un quadro 'agrodolce', ricorrendo a una metafora culinaria di ambito asiatico.
Siamo, come avete sentito molte volte da chi mi ha preceduto, in presenza di un disavanzo importante con un debito che veleggia intorno ai due miliardi. Questa è la parte agra.
La parte dolce, a volerla proprio vedere, sarebbe costituita dal fatto che le previsioni negative (che giravano intorno ai 90 milioni) sono ridimensionate nella realtà a "soltanto" (spero si sentano le virgolette) circa 50 milioni.
Le spese crescono ma per ora non esplodono. Crescono anche i ricavi, grazie alla mini amnistia fiscale federale.
Ma attenzione: è troppo presto per sciogliere inni di giubilo anche perché vi sono motivi di incertezza macro e micro. Pensiamo ad esempio alle pendenze su iniziative che avranno impatto sul mondo del lavoro; così come un impatto lo avrà il rifiuto popolare della riforma III delle imprese.
Sono pendenti anche ricorsi sulla tassa collegamento e sul prelievo retroattivo tassa sugli utili immobiliari che creeranno incertezze ulteriori.
Questo consuntivo si muove su un fondale politico significativo costituito dall'impegno del governo al risanamento totale dei conti entro la fine della legislatura.
Un impegno per il quale si sono messe in piedi importanti manovre di rientro.
Ma anche queste, giova ricordarlo, hanno un costo. Un costo sociale.
E qui arrivo al punto che ci sta a cuore. Il governo stesso ricorda la difficile situazione socioeconomica la cui evoluzione potrebbe mettere sotto pressione i conti e che potrebbe richiedere ulteriori sforzi allo stato. Ma che soprattutto metterà sotto pressione una parte importante dei nostri concittadini, che avranno più - non meno - bisogno dello stato.
Non per nulla il rapporto commissionale ha scelto di approfondire gli aspetti legati all'assistenza sociale, che rappresenta un campanello d'allarme anche in presenza dei peana più o meno interessati,
che ci ricordano ogni giorno che la disoccupazione è bassissima, ma che non riescono a spiegare perché le persone in assistenza continuino ad aumentare.
Vado a concludere questo mio breve intervento care colleghe e cari colleghi, dicendo che dietro a un quadro finanziario che potrebbe spingere all'ottimismo vi è un quadro sociale che preoccupa.
Senza risanare questo quadro, il risanamento esclusivamente finanziario dello stato rischia di risolversi in macelleria sociale.
E le manovre finanziarie messe in campo senza che si affrontino, risolvano o perlomeno si attenuino i problemi di dumping salariale ed esclusione dal mondo del lavoro che toccano una parte importante della nostra popolazione sono illusorie, quando non contribuiscono ad aggravare i problemi
Ho firmato il rapporto per le conclusioni e confermo questo approccio e vi invito a votare il consuntivo tenendo ben presente la tela di fondo di una situazione socioeconomica tutt'altro che facile per cui non possiamo permetterci di disinvestire dalla protezione sociale.
 
Franco Denti