Sabato, 19 Dicembre 2020 19:02

Il Consiglio di Stato conferma le misure ma lancia degli aiuti - CdT

Il parere di Denti: «Scelta inevitabile»
 
Norme soddisfacenti
Soddisfatto dei provvedimenti comunicati ieri è invece il presidente dell’Ordine cantonale dei medici Franco Denti. L’organizzazione mantello aveva infatti lanciato giovedì un appello alla politica chiedendo misure più incisive. «Noi medici - citava la risoluzione indirizzata al
Consiglio di Stato ticinese - abbiamo il dovere etico e morale di illustrare la situazione sanitaria e di delineare i possibili scenari. La politica ha l’obbligo delle scelte». Quello comunicato ieri dal Consiglio federale, puntualizzato poi dal Cantone con alcune «concessioni» in vista del Natale (raduni in famiglia fino a 10 persone invece di 5), è uno scenario ben accolto dal presidente dell’Ordine.
 
«Difficile per i locali ma indispensabile»
«Riconosco che le misure imposte siano dolorose per le attività colpite, ma non si poteva fare altro. La curva dei contagi e dei decessi non scende sufficientemente ed era necessario agire per il bene comune e per la salvaguardia del sistema sanitario. Ci avessimo pensato un po’ prima avremmo salvato il Natale», continua il medico.
 
«Avrei chiuso i centri commerciali»
«Si sapeva che la seconda ondata sarebbe arrivata e mi fa arrabbiare il fatto che non abbiamo saputo sfruttare il know-how acquisito nel corso della primavera», ha continuato ancora il presidente dell’Ordine. «I provvedimenti ci soddisfano anche se personalmente avrei preferito venissero chiusi anche i centri commerciali, non i singoli negozi dove le restrizioni funzionano - precisa Denti - ma i grandi magazzini in cui non si riesce a contenere la massa di persone» .