Mercoledì, 20 Gennaio 2021 15:17

Vaccinazione di prossimità, ecco tutto quello che c’è da sapere - CdT

Prende avvio in Ticino la nuova tappa della campagna nazionale di immunizzazione - È stata concretizzata grazie alla collaborazione dei medici sul territorio e dei Comuni - Per la prima volta verrà somministrato il preparato di Moderna
 
Il Ticino entra in una nuova fase della campagna di immunizzazione contro la COVID-19: la vaccinazione di prossimità, organizzata in collaborazione con i Comuni e i medici.
I dettagli sono stati illustrati martedì in conferenza stampa. Ecco tutte quello che c’è da sapere.
 
Cos’è la vaccinazione di prossimità e a chi è riservata?
La vaccinazione di prossimità è una nuova tappa nella campagna nazionale di immunizzazione. Consentirà alle persone che non hanno potuto recarsi al centro di Rivera di farsi vaccinare più vicini al proprio domicilio. Il gruppo a cui è dato accesso al vaccino è al momento costituito da persone con 80 e più anni, con la possibilità di somministrare il siero a un over 75 a patto che viva nella stessa economia domestica.
 
Come posso annunciarmi?
Chiamando la Cancelleria del proprio Comune di residenza. Finora quasi 5 mila persone si sono annunciate e a partire da oggi verrà data priorità a loro. Ovviamente ci si può ancora annunciare ma bisognerà attendere il proprio turno. Per quanto riguarda i tre centri di Rivera, Tesserete e Ascona, attualmente i posti disponibili sono esauriti. L’apposito numero verde rimane attivo ma solo per modifiche di appuntamenti già fissati.
 
Dove avverrà la vaccinazione?
Avverrà in uno dei 32 comprensori nei quali sono stati suddivisi i 111 Comuni ticinesi. Un Comune per comprensorio, ha spiegato il capo della Sezione enti locali Marzio Della Santa, ha il compito di valutare quali sono gli spazi più idonei per fornire questo servizio (palestre, sale multiuso, studi medici, ecc.). Il luogo di vaccinazione più idoneo per tutti coloro che si sono annunciati verrà identificato di concerto tra i medici e i Comuni del comprensorio. Chi ha preso un appuntamento verrà contattato dalla Cancelleria del proprio Comune per definire i dettagli.
 
Sarà possibile farsi vaccinare al proprio domicilio oppure dal proprio medico di fiducia?
No, ci si potrà vaccinare nel rispettivo comprensorio. Il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini ha ribadito che vaccinazione di prossimità non significa potersi vaccinare nel proprio Comune o dal proprio medico di fiducia, ma comunque più vicino a casa. Come spiegato dal presidente dell’OMCT Franco Denti, 209 medici si sono già offerti volontari. Alcuni di loro sono stati selezionati e da oggi opereranno sul territorio. I pazienti sono invitati a non chiamare il proprio medico curante per prendere un appuntamento.
 
Posso scegliere se farmi somministrare il prodotto di Pfizer o quello di Moderna?
No. Per questa seconda modalità di vaccinazione verrà utilizzato esclusivamente il vaccino di Moderna, un prodotto più facilmente gestibile rispetto al preparato di Pfizer.
 
Quali sono i primi Comuni a partire?
I primi Comuni a muoversi e a installare un centro di prossimità già prima del fine settimana saranno Mendrisio, Balerna, Coldrerio, Valle di Blenio, Faido, al pari delle città didi Lugano, Locarno e Bellinzona. Nella giornata di lunedì dovrebbe provvedere anche Chiasso per il Comune e i dintorni. Alcuni «mini-centri» partiranno già domani in quanto la formazione dei medici è già stata completata. Lo scopo, ora, è «vaccinare a manetta», ha ribadito Denti.
 
Quando sarà possibile rendere disponibile il vaccino anche alle altre fasce della popolazione?
La priorità di accesso al vaccino, ha precisato l’esperto, non è stata fissata dal Cantone, ma dalla Confederazione. Questa prevede di dare precedenza agli anziani. Quello che ha deciso il Cantone è stato di suddividere gli over 75 in tre fasce di età, vaccinando prima gli over 85, poi coloro tra gli 80 e gli 84 e in seguito verranno vaccinati gli anziani tra i 75 e i 79. «Umanamente non è facile agire in questo modo. Chi, come la maggior parte di noi, non ha vissuto la guerra, non ha mai dovuto vivere il razionamento di un bene necessario», ha detto Zanini aggiungendo però che a partire da aprile, secondo i piani, ci saranno dosi per tutti e «quel che spero - ha concluso il farmacista cantonale - è di poter vaccinare i malati cronici già durante il mese di febbraio».
 
I problemi di produzione denunciati da Pfizer implicano un ritardo nelle somministrazione della seconda dose nelle case per anziani o al centro di Rivera?
No. Il contingente previsto per ieri è stato dimezzato, ma questo aspetto non avrà delle conseguenze sull’organizzazione complessiva. «Abbiamo trovato sistemi per ridurre l’impatto di questa carenza», ha rassicurato Zanini.
 
La scorsa settimana sono emersi casi di persone che hanno beneficiato del vaccino pur non avendone diritto. Sono previsti dei controlli?
Le dosi di vaccino saranno abbinate alle persone che si sono annunciate. Inoltre, ha precisato Denti, il sistema utilizzato dagli studi medici garantisce il tracciamento.
 
Finora sono state vaccinate in Svizzera circa 110 mila persone, 9.530 della quali in Ticino. In totale, 7.500 dosi sono state attribuite ai centri di vaccinazione, 8.000 alle case per anziani e 5.000 per la vaccinazione di prossimità. Nelle prossime settimane arriveranno ulteriori forniture.