Domenica, 13 Giugno 2021 19:36

"Non è detto che la carriera di Eriksen sia finita..." - Eco dello Sport

Parla il dottor Denti, già medico del FC Lugano e grande esperto di sport
 
Anche Franco Denti, presidente dell’ordine dei medici del canton Ticino, stava guardando ieri sera la partita tra Danimarca e Finlandia.

Denti, cosa ha pensato quando ha visto accasciarsi Eriksen?
“Ho pensato che probabilmente aveva sofferto un infarto. Ciò che invece ho notato con grande piacere, è stata la velocità di reazione dei compagni e dei medici. La prima defibrillazione è arrivata dopo tre minuti e il primo massaggio dopo meno di due minuti: una tempistica eccellente che gli ha salvato la vita.
 
SI dice che la “fortuna” di Eriksen è stata di aver subito questo infarto in un campo di calcio.
“In parte è vero anche se adesso ormai i defibrillatori ci sono un po’ ovunque, anche nelle piazze e nelle stazioni del nostro cantone. Si tratta di un attrezzo molto facile da usare e per fortuna ci sono molti volontari che lo sanno utilizzare. Quando ero medico del FC Lugano, mi ricordo che fui proprio io, assieme alla fondazione Cuore, a portare il primo defibrillatore a Cornaredo. Contemporaneamente lo portammo anche alla Resega”.
 
La domanda è sempre la solita: come possono succedere queste cose a degli sportivi che sono sempre monitorati?
“Forse la gente non lo sa ma un terzo degli arresti cardiaci non sono prevedibili. Nello sport ce ne sono 2-3 ogni centomila soggetti. Non è tantissimo e anche se è un caso raro non è certo impossibile”.
 
Cosa capiterà ora a Eriksen?
“Ora dovranno fare tutti gli esami per capire cosa abbia scatenato l’infarto. Ci sono tre possibilità: una cardiomiopatia ipertrofica, un problema elettrico del cuore o problemi alle coronarie”.
 
Che conseguenze possono lasciare?
“La buona notizia è che la maggior parte di questi infarti non lascia conseguenze. Certo, bisognerà indagare approfonditamente sulle cause, ma non è detto che la carriera di Eriksen sia finita. Anzi, è possibile che tra sei mesi lo rivedremo su un campo di calcio”.
 
L’infarto non è dipeso dallo sforzo che stava facendo?
“Credo proprio di no. Se ci ricordiamo bene Astori, difensore della Fiorentina, morì nel suo letto mentre stava dormendo. Queste cose sono imprevedibile e non ti avvertono. E possono succedere ovunque”.