Martedì, 28 Dicembre 2021 09:24

“Manca il Consiglio federale” - ticinonews.ch

Il presidente dell’Ordine dei medici Franco Denti si chiede dove siano finite le autorità politiche federali e cantonali di fronte al violento aumento dei casi e delle quarantene di questi giorni, tornando a chiedere il lockdown
 
8’500: questo è, indicativamente, il numero di persone che al momento in Ticino è chiuso fra le quattro mura domestiche perché in isolamento in quanto positivo (3’500 circa) o in quarantena quale contatto stretto di un positivo (5’000 circa). Inevitabilmente, il sistema di tracciamento dei contatti è al limite. “Questo ci preoccupa”, confessa ai nostri microfoni il dottor Franco Denti, presidente dell’Ordine dei medici del Canton Ticino. “Il contenimento dell’epidemia passa proprio dall’isolamento degli ammalati e dei loro contatti”.
 

Confinamento “unica soluzione per abbassare la curva”
Il dottor Denti, allora, torna a perorare l’applicazione di un’altra soluzione: il confinamento. Dopotutto, “Sta comunque già avvenendo un confinamento fisiologico con tutte queste quarantene. Sarebbe allora più giustificato un lockdown di breve durata ordinato dal Consiglio federale”. Secondo il medico, questo avrebbe un doppio vantaggio: “Abbasserebbe la curva epidemiologica (e questo si fa solo con dei confinamenti, ormai lo sappiamo)” e garantirebbe alle imprese “il diritto di compensazione delle perdite economiche”, che secondo Denti sarebbe una soluzione migliore rispetto alle difficoltà che si vengono a creare con l’assenza di personale dato dalle quarantene di massa.

Autorità assenti
Decisioni e raccomandazioni possono però solo giungere dalle autorità federali e cantonali, che da qualche giorno appaiono tuttavia piuttosto assenti: “Sì, i contagi si moltiplicano a dismisura ma non si sente nulla. Manca in primis il Consiglio federale”, accusa il presidente dell’Ordine dei medici. “Servono dei chiari imput su come affrontare questa situazione. Per esempio: fra qualche giorno ci sarà il Veglione di Capodanno. Occorre raccomandare di non farlo. Questo però non può giungere da me, deve essere detto dalle autorità federali e cantonali. Auspico che la politica si faccia sentire entro e non oltre i primi giorni del 2022. L’assenza di indicazioni precise rende la situazione ulteriormente frustrante per il settore sanitario e per i cittadini”.

 

Filmato: https://www.ticinonews.ch/ticino/manca-il-consiglio-federale-IY5023039 

Ultima modifica il Mercoledì, 29 Dicembre 2021 09:29