La raccomandazione di una quarta dose per gli over 80 ha attivato le autorità ticinesi. Zanini: ‘In autunno i vaccini aggiornati contro le varianti’.
‘Da prevedere anche una quinta dose in autunno’
Il piano prevede di poter arrivare a somministrare fino a 10mila dosi nelle prossime tre settimane, contando anche le case anziani dove le inoculazioni verranno fatte come in passato direttamente nelle strutture. Tutto dipenderà però da quale sarà la richiesta da parte della popolazione. «Ci sono pareri molto divergenti all’interno del gruppo vaccinazione, tra chi si aspetta un tasso di adesione piuttosto elevato e chi invece più basso», afferma il farmacista cantonale. «La scelta è anche in base al tipo di vita che una persona conduce e a quanti contatti ha quotidianamente. Vaccinarsi adesso per un over 80 vuol dire comunque verosimilmente fare una quinta dose in autunno, quando ci sarà una versione aggiornata del vaccino più efficace contro le varianti che circolano al momento». Perché allora fare un’iniezione anche adesso? «Il motivo è sempre lo stesso: evitare decorsi gravi. Sappiamo infatti che il vaccino attuale non protegge dalla possibilità di contagiarsi o contagiare con le varianti Omicron Ba.4 e Omicron Ba.5».
‘Non sappiamo quante dosi avremo a disposizione in autunno’
Vaccino aggiornati che dovrebbero arrivare dopo settembre. È infatti stata inoltrata la domanda di omologazione, una procedura che dovrebbe risolversi più velocemente rispetto al passato poiché si tratta di una modifica a un vaccino già omologato. «Resta ancora da capire il quantitativo che avremo a disposizione, vista la grande richiesta che ci sarà anche in altri paesi», avverte Zanini. «Non ci troveremo certo nella situazione d’inizio 2021, con poche dosi. Ma nemmeno con la grande abbondanza che abbiamo ora».
‘La comunicazione da Berna arrivata all’ultimo’
Martedì della prossima settimana entreranno dunque in funzione i due centri vaccinali. «Avremmo potuto essere operativi già oggi, se l’Ufficio federale della sanità pubblica ci avesse informato con alcuni giorni di anticipo dell’avvio della somministrazione della quarta dose alle persone con 80 o più anni: invece la comunicazione da Berna è arrivata solo martedì di questa settimana, a poche ore dalla conferenza stampa tenuta dall’Ufficio federale – commenta, da noi interpellato, il colonnello Ryan Pedevilla, capo in seno al Dipartimento istituzioni, della Sezione cantonale del militare e della protezione della popolazione –. Prudenzialmente avevamo comunque mantenuto in prontezza operativa le strutture di Quartino e Tesserete, tenuto conto, peraltro, che l’allestimento di un centro vaccinale richiede fra tutto due, tre settimane». Per ora, assicura Pedevilla, i due centri, uno nel Sopra e l’altro nel Sottoceneri, e gli studi medici che si sono messi a disposizione «dovrebbero bastare, secondo i calcoli fatti, per soddisfare le richieste di chi vuole la quarta dose: se necessario, siamo ovviamente pronti ad attivare le altre strutture vaccinali».
‘Non andate nei centri vaccinali durante le ore più calde’
Una quindicina i militi della Protezione civile che da martedì verranno impiegati nelle due strutture. «Otto a Quartino e sette a Tesserete – spiega Pedevilla –. In ognuno dei due centri saranno inoltre presenti un medico, un team di soccorritori e il personale per la preparazione dei vaccini da somministrare». Considerate le alte temperature di questo periodo e l’età che rende particolarmente vulnerabili le persone intenzionate a vaccinarsi, il responsabile della Sezione del militare e della protezione della popolazione invita le stesse «a non recarsi nei due centri nelle ore diurne centrali, quelle cioè più calde».
‘Quarta dose per viaggiare: poche richieste’
La quarta dose da qualche settimana era già disponibile, ma a pagamento e "per scopi non medici", segnala l’Ufficio federale della sanità pubblica sul proprio sito. La decisione era stata presa dalla Confederazione per andare incontro alle richieste di chi, con il certificato in scadenza, aveva la necessità di prolungarlo per recarsi all’estero. «La scelta di offrire a pagamento il secondo richiamo ci ha lasciati piuttosto perplessi», riprende Zanini. «In Ticino vengono fatte a Quartino, presentando una prescrizione medica». Si tratta in ogni caso di cifre molto contenute: sono 86 le inoculazioni di questo tipo già eseguite. La maggior parte dei paesi europei, quelli più gettonati per le vacanze estive, non richiede infatti più un certificato.
‘Nuova ondata pandemica, valgono le stesse preziose raccomandazioni’
«Bene ha fatto il Dipartimento sanità e socialità – evidenzia il presidente dell’Ordine ticinese dei medici Franco Denti – a chiedere nuovamente la disponibilità degli studi medici a collaborare e quindi a riproporre, nella somministrazione della quarta dose alle persone con 80 e più anni, anche il concetto di prossimità. Pure stavolta il medico potrà così spiegare a questi pazienti piuttosto vulnerabili, vista l’età, l’importanza di vaccinarsi».
Alla luce dell’aumento dei contagi, Denti non ha dubbi: «Siamo purtroppo alle prese con una nuova ondata pandemica, per cui in questi casi valgono per il momento le solite ma preziose raccomandazioni a titolo preventivo». Fra queste, indica il presidente dell’Ordine dei medici: «Usare la mascherina sui mezzi di trasporto e nei negozi, evitare gli assembramenti al chiuso e lavarsi le mani con una certa frequenza. Come sempre, è il buonsenso che deve prevalere»