Media

Sabato, 29 Novembre 2014 00:00

Compagni di viaggio - RSI Rete Uno

video icon
video icon
 
In piena bufera sulla Pianificazione l'EOC ha detto no all'ospedale cantonale - È sempre il Ticino dei regionalismi?
 
L'Ente ospedaliero cantonale (EOC) ha tracciato la rotta della sanità ticinese da qui al 2030 a livello di strutture e specialità, ma in primo luogo ha deciso che il Ticino non avrà un unico ospedale cantonale.
 
Questa prospettiva è stata più volte ventilata, ma mai realmente approfondita. Soprattutto perché il principale nodo da sciogliere sarebbe stato «dove realizzarlo». E nel Ticino dei regionalismi esasperati, tanto più quando c'è in discussione la sanità, l'interrogativo avrebbe fatto esplodere polemiche e ataviche divisioni (mai superate) tra Sopra e Sottoceneri. Il tutto perché, è innegabile, la gustosa torta sanitaria fa gola a tutti e accordarsi sarebbe stato impossibile. Il CdA dell'EOC ha quindi deciso di restare alla visione regionalistica di «ospedale multisito». Il Ticino avrà 2 ospedali di riferimento (Lugano e Bellinzona) e 2 di prossimità (Mendrisio e Locarno). Ma a Bellinzona sorgerà un nuovo San Giovanni in zona Saleggi ed entro 10 anni il Civico di Lugano verrà ristrutturato a tappe. Va bene così? O sarebbe stato maggiormente lungimirante compiere un passo deciso? In questa scelta di fondo hanno prevalso gli interessi regionalistici oppure quelli dei pazienti?
 
Interrogativi che saranno al centro del dibattito di Piazza del Corriere di martedì 25 novembre moderato da Gianni Righinetti. In studio il direttore del DSS Paolo Beltraminelli, il presidente del CdA dell'EOC Daniele Lotti, il presidente dell'Ordine dei medici nonché parlamentare PPD Franco Denti e la deputata dei Verdi Michela Delcò Petralli. La strategia dell'EOC arriva in un momento di bufera politica sulla Pianificazione ospedaliera che dovrebbe entrare in vigore il 1. gennaio, ma che stenta a trovare uno sbocco. Anche in questo caso a pesare sono questioni locali.
 
Per trovare la quadratura del cerchio e dare una spinta ai lavori, rallentati anche per effetto di una speciale commissione composta da 17 membri (anche in questo caso per accontentare gli appetiti di tutti i partiti) è stato costituito un tavolo ristretto di 5 membri. A che punto siamo?
Pagina 88 di 120